Quando le vacanze volgono al termine, ritorni alla tua quotidianità arricchito da nuove esperienze e pieno di buoni propositi.
Durante il tuo soggiorno al mare o al lago, hai provato per la prima volta ad andare in barca a vela, ti vedi già capitano o prossimo tattico su Luna Rossa, ma prima è bene che tu sappia queste 3 cose:
- Lo sport della vela non ha età, puoi iniziare giovanissimo o più adulto, la differenza sta nella pratica e nella perseveranza.
- La patente nautica non è un punto di arrivo, ma solo un inizio
- In barca a vela ci sono 2 tipi di velisti: chi fa crociera e chi fa regata ed è davvero difficile che un regatante puro si presti a una giornata in rada all’ancora (tienilo presente quando organizzerai le tue prossime vacanze in barca)
Ora che sai il contesto in cui navighiamo, lascio la parola a Dario Noseda, il cacciatore di vele di Rivelami che ti spiegherà perché la vela è una scuola di vita, occasione di crescita personale con un forte legame con la natura
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“Sono Dario Noseda, ho iniziato ad andare in barca da bambino, sulle sponde del Lago Maggiore, ho avuto la fortuna di avere come maestro Tiziano Nava che mi ha trasferito la passione per il vento e per le barche. A 15 anni ho costruito la mia prima barca con uno vecchio scafo ritrovato abbandonato in un rimessaggio. Dopo innumerevoli regate, quasi 50enne ho realizzato il mio sogno: attraversare l’Oceano Atlantico in solitario, l’ho fatto su una Star, una barca a deriva lunga 6.90 metri pensata per le regate e non propriamente per l’Oceano, ma ce l’ho fatta, il 17 Dicembre 2017 sono approdato a Santa Lucia. |
Imparare ad andare in barca a vela
Il modo migliore per imparare ad andare in barca a vela è cominciare dalle derive, piccole barche, con un piano velico semplice e manovre semplificate che permettono di prendere confidenza e fare pratica con il vento e sviluppare la sensibilità al timone. Tutti i più grandi campioni hanno cominciato da qui.
Per i più piccoli, l’Optimist è uno dei migliori inizi, in Italia esistono molte scuole sia al mare, sia sui laghi pronte ad accogliere giovani futuri velisti.
L’entusiasmo dei più piccoli è contagioso, le loro prime uscite sono sempre ricche di emozioni. In barca imparano a rispettare le regole, a mettere in pratica nozioni teoriche sul vento e la fisica. In barca si impara ad essere responsabili e organizzati, ogni bimbo arma la propria barca in autonomia imparando a tenere ordine nel proprio equipaggiamento, magari in originali astucci, perfetti, non solo per le penne, ma anche per tenere ordine fra grilli e stroppi.
Giovani velisti: un’intervista sui primi passi nella vela
Per farvi conoscere l’emozione di andare in barca dei più giovani, ho chiesto a 2 piccoli amici, Andrea e Leonardo di 9 e 7 anni, che hanno fatto il corso di vela quest’estate, come è stata la loro esperienza, sentite cosa ci hanno detto:
Ciao! So che quest'anno avete fatto un corso di vela. Come è stata la prima volta che siete saliti su una barca a vela?
Andrea e Leonardo: Prima di salire in barca abbiamo seguito un corso che ci ha spiegato come si muove la barca e il vento. All'inizio eravamo un po' nervosi, perché non sapevamo bene cosa aspettarci. Però appena la barca ha iniziato a muoversi, ci siamo sentiti liberi. Sembrava di volare sull'acqua e c'eravamo solo noi e il mare. È stato emozionante!
Qual è stata la parte più difficile del corso di vela?
Andrea: La parte più difficile è stata imparare a controllare la vela quando il vento cambiava direzione. A volte il vento era forte e ci faceva girare la barca velocemente, e dovevamo reagire in fretta per non perdere il controllo.
Leonardo: E anche imparare a fare i nodi, che però abbiamo imparato bene a farlo.
Cosa vi è piaciuto di più durante il corso?
Andrea: La cosa che mi è piaciuta di più è stata la possibilità di vedere parti della costa che non vedo mai dalla spiaggia e di guardare la spiaggia dal mare!
Leonardo: A me è piaciuto stare sulla barca e imparare con gli altri bambini del corso. Era divertente cercare di arrivare primo, ma anche imparare a lavorare in squadra e a rispettare le regole del mare.
Cosa hai imparato facendo vela che pensi ti sarà utile anche durante l'anno quando non sei al mare?
Andrea: Ho imparato che bisogna stare attenti e che non si chiacchiera con gli amici troppo, se si è in barca. In barca devi preparare quello che serve e stare attento a quello che succede. Ho capito che ogni piccola cosa è importante e che bisogna fare attenzione ai dettagli.
I primi passi in barca a vela per un adulto
Ma per chi è più adulto? Ci sono molte derive che sono perfette anche per i più grandi, sicuramente hanno un impegno fisico più importante rispetto a un cabinato, ma può essere un buon metodo per rimettersi in forma.
Se non sei un atleta, o preferisci restare all’asciutto, allora un corso vela su cabinato fa al caso tuo.
Oltre alle nozioni teoriche, imparerai le manovre di base. Sarà una bella esperienza in equipaggio, che migliorerà la tua capacità nel gioco di squadra, oltre al fatto che avrai l’occasione di passare delle giornate all’aria aperta.
Ma quanto tempo ci vuole per imparare ad andare a vela?
Sarò schietto, non basta un week-end in barca, è la pratica che fa la differenza. Imparare la varie manovre, la nomenclatura e la gestione delle vele necessita di ripetizione dei gesti per rendere poi naturale e immediata la reazione per un cambio di vento o per cambiare rotta e in barca a vela il tempo di reazione, a volte fa la differenza.
Il mio consiglio è di uscire in barca il più possibile, tante scuole offrono pacchetti studiati appositamente per permettere più uscite a prezzi vantaggiosi.
Come scegliere una scuola di vela?
Verificare che sia una scuola certificata, che abbia uno storico e che abbia una flotta ben mantenuta. Il più antico club nautico d’Italia lo trovi a Genova, fondato nel 1879 quando il vulcanico Vittorio Augusto Vecchi (detto Jack la Bolina) e un gruppo di appassionati di vela decisero di fondare, con l’adesione di Sua Maestà il Re Umberto I, il Regio Yacht Club Italiano.
La patente nautica non fa il velista
Vivo da 4 anni sul Golfo di La Spezia e ogni estate assisto alle stesse dinamiche: persone che hanno brillantemente conseguito la patente nautica in difficoltà a manovrare nel traffico del golfo o che vanno solo a motore quando potrebbero godersi il silenzio del mare e il fruscio del vento sulle vele.
La patente nautica è un percorso importante per conoscere bene le regole di navigazione, è esattamente come la patente di guida, conoscerete le regole della navigazione, i segnali e molto altro, ma senza la pratica non potrete mai destreggiarvi nel mare e nel vento come fate abitualmente con la vostra auto nel traffico cittadino.
Il velista che fa regate e quello che va in crociera
La bellezza della vela è che può essere vissuta in tanti modi diversi, può essere il tuo sport per la vita, conosco irriducibili regatanti che hanno brillantemente superato i 70 anni, o diventare il tuo momento di relax e libertà a cui non vuoi rinunciare.
Ognuno deve poter vivere la vela come meglio si addice al suo carattere e la sua attitudine, in comune resta il rispetto per il mare, il suono del vento sulle vele e la libertà, come in ogni prodotto Rivelami.
Porta un pezzo di mare con te
Hai scoperto quanto la vela possa arricchire la tua vita, ora porta con te l’essenza del mare anche fuori dall’acqua. Il nostro shop Rivelami offre una selezione di articoli ispirati al mondo nautico, perfetti per chi ama il mare e desidera viverlo ogni giorno.
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Che tu stia cercando un accessorio per le tue avventure in barca o un regalo speciale per un amante del mare, Rivelami ha ciò che fa per te. Naviga nel nostro shop e scopri le novità!
